Sempre più spesso fra i consumi dei giovani si stanno diffondendo gli energy Drink.
Gli Energy Drinks (ED, “bevande energizzanti”), sono bevande vendute in lattina dal sapore dolce ed appetibile, spesso addizionate con anidride carbonica. Sono composte, nella maggior parte dei casi, da diversi ingredienti non nocivi se presi singolarmente, ma probabilmente pericolosi se assunti in quantità elevate o miscelati ad altre sostanze. Il principale ingrediente è la caffeina, contenuta in quantità variabili che oscillano tra 80-200 mg (una tazzina di caffè ne contiene circa 80-85 mg, mentre ve ne sono 23 mg in una classica Coca Cola). La caffeina è una sostanza organica naturale con proprietà stimolanti sul Sistema Nervoso Centrale; la stimolazione caffeino-indotta del ramo simpatico del Sistema Nervoso Autonomo comporta un incremento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e dell’afflusso di sangue ai muscoli, oltre a una diminuzione di afflusso sanguigno alla pelle e agli organi interni e al rilascio di glucosio da parte del fegato. Altro ingrediente di rilievo è la taurina, un amminoacido che contribuisce a regolare il battito cardiaco, le contrazioni muscolari e i livelli di energia; una lattina di ED contiene mediamente 1000 mg di taurina. Una nuova tipologia di ED, chiamata “Hardcore Energy Drink” risulta addirittura contenere, in una lattina da 250 ml, un quantitativo di caffeina e taurina tre volte superiore alle ED tradizionali. Il più “potente” ED in commercio è tuttora il “Wired x505”, dove 505 indica i milligrammi di caffeina contenuti nella lattina da 690 ml, oltre a 4400 mg di taurina e una quantità di vitamine del gruppo B che supera ampiamente la dose giornaliera consigliata. Altri ingredienti negli ED sono: guaranà (contenente altra caffeina), ginseng (che pure ha proprietà stimolanti), erba mate, ginko biloba, creatina, carnitina, glucuronolactone, zuccheri, antiossidanti, vitamine. La più venduta, grazie anche a una fortissima pressione pubblicitaria, è la Red Bull.
La Società Italiana di Farmacologia (SIF), esprime la propria preoccupazione sul fatto che gli Energy Drinks, nati come bevande energetiche, siano diventati i protagonisti di un nuovo modo di assumere alcol soprattutto da parte dei giovani: il consumo di cocktail a base di Energy Drink e alcolici (soprattutto superalcolici), è oggi una moda molto diffusa. Nonostante l’enorme popolarità a livello mondiale, in alcuni paesi europei ed extra-europei non è stata concessa l’autorizzazione all’immissione in commercio degli ED. La Danimarca e la Norvegia non ne hanno autorizzato la vendita.
Gli Energy Drinks sono bevande pericolose? Come è ben noto la risposta individuale agli effetti farmacologici della caffeina è molto variabile. In alcuni soggetti, l’assunzione di ED può causare un eccessivo aumento della frequenza cardiaca ed un incremento della pressione arteriosa. Come tutte le bevande contenenti caffeina, dovrebbe essere sconsigliata in pazienti affetti da cardiopatie congenite quali la sindrome del QT lungo. Inoltre, negli sportivi che li assumono prima di uno sforzo fisico prolungato, l’attività diuretica della caffeina può peggiorare lo stato di disidratazione provocato dalla perdita di liquidi con la sudorazione. Insomma, pur non trattandosi di bevande che presentano una spiccata tossicità se assunte da soggetti sani, sono comunque bevande che in determinate condizioni possono essere pericolose per la salute.
Ancora più pericolosa è l’abitudine ad assumere cocktail a base di ED e alcol. L’uso della miscela ED/alcol nasce dalla voglia, da parte di chi la consuma, di una bevanda che abbia gli effetti euforizzanti dell’alcool, ma che contemporaneamente non stordisca. Gli ED possono in effetti dare l’illusione di combattere efficacemente gli effetti sedativi dell’alcol. Ma lo stato di ebbrezza viene piuttosto mascherato, mentre segnali coma la fatica e la sonnolenza sono solo attenuati e restano in agguato, poiché la concentrazione ematica di alcool non viene modificata. Una volta terminati gli effimeri effetti della bevanda energetica, la sbornia si può materializzare con il suo sgradevole corteo di sintomi: vomito, cefalea, disequilibrio, sonno. Infine la disidratazione, che è una condizione aggravata sia dalla caffeina che dall’alcool ed eventualmente anche dall’esercizio fisico praticato dai giovani in discoteca.
I pericoli cui abbiamo accennato sono attualmente oggetto di discussione anche nella comunità scientifica, e sono stati denunciati di recente in alcuni articoli apparsi in letteratura. In particolare, i rischi derivanti dall’assunzione simultanea di ED+alcol consistono:
- nella possibilità che soggetti che non hanno una sufficiente percezione del loro stato di ebbrezza possano essere responsabili di incidenti;
- nella mancata percezione degli effetti sgradevoli dell’alcol, tale da indurne l’assunzione di quantità eccessive e di conseguenza aumentare le probabilità di sviluppo di dipendenza da alcol. E’ possibile che qualcuno ritenga queste preoccupazioni eccessive e obietti che si tratta di sostanze legali, che bisogna considerarla una sorta di trasgressione soft e che infine qualcosa bisogna pur bere. La stessa confezione degli ED, colorata e scintillante, in fin dei conti attraente, tende ad attenuare giudizi troppo severi. Certo la reazione generale sarebbe diversa e sicuramente più allarmata se pensassimo a giovani e giovanissimi che associano nottetempo gin, vodka o whisky a dosi massicce di caffè. Nonostante le conoscenze attuali siano circoscritte a Energy Drinks assunti da soli e quindi a un rischio di tossicità tutto sommato modesto e limitato a determinate condizioni fisiopatologiche, la SIF ritiene che si debba affrontare il problema in maniera scientifica e razionale. Tuttavia nell’ultimo decennio le vendite degli Energy Drinks sono enormemente cresciute anche in virtù di campagne pubblicitarie che hanno puntato strategicamente e decisamente sul mondo giovanile.
Lo Staff